Stampa

Diversi mesi fa mi è stato chiesto cosa pensassi del cartone animato Masha e Orso,un cartone animato molto noto, tanto che uno dei sui episodi è tra i 5 video più cliccati su YouTube. Ho cercato di analizzare le ragioni di tanto seguito. Vado a pubblicare oggi domande e risposte scaturite in questa “intervista-consulenza”.

masha e orso tortaDottoressa, di cosa narra questo cartone?

Il cartone racconta della relazione tra una bimba e un orso, delle continue monellerie di Masha e dei suoi guai, che nascono spesso della voglia di creare ed esplorare. Con lei c'è sempre Orso che, pazientemente ma non senza fatica, risolve i suoi guai mentre cerca di vivere il proprio quotidiano.

 

Sembra diverso dagli altri cartoni

Beh, certamente Masha non rappresenta la classica eroina che vince mille battaglie, non è una principessa che sposa un principe o un guerriero che sconfigge i nemici: Masha è una bambina come tanti, normale; Orso è un sostituto genitoriale, che la ama e la accudisce.

 

Masha è normale ma attrae bambini e genitori di tutto il mondo? Perchè?

Masha è una bimba scatenata e pestifera, una forza della natura. È inesauribile, capricciosa, testarda, una ne pensa e cento ne fa, proprio come i bimbi veri e vuole sperimentare, creare, dare forma divertendosi. I bambini che guardano il cartone si immedesimano in Masha combina-guai, nella sua personalità irriverente e pasticciona, capace di distruggere una casa e di esserne felice perché così potrà ricostruirla. Masha piace proprio perché sperimenta ogni cosa. Con il beneplacito o contro la volontà di Orso lei va avanti lo stesso, convinta del suo obiettivo, concretizzando le sue idee, creando qualcosa di nuovo. Gioca e combina guai ma si diverte.

Masha rappresenta quel bambino che lancia il telefono della mamma dal balcone per attirare l'attenzione di lei o del proprio papà, per averli a sua disposizione e che, una volta sgridato, continua imperterrito a seguire il proprio filo.

Masha non si preoccupa di essere quel che non è, non tenta di aderire al modello di bimba buona e composta richiesto spesso dai genitori e dal contesto socio familiare

 

I bimbi si identificano in una Masha anti-eroe?

I bimbi che si identificano in Masha hanno un grande impulso all'autonomia e alla creatività e invidiano la sua possibilità di esplorare e sperimentare. Vorrebbero anche loro avere a disposizione Orso con la sua pazienza e tutto quel tempo a disposizione per riparare i guai senza farli sentire inadeguati.

Masha disturba ogni progetto di Orso, come tanti bimbi fanno con i loro genitori, ritardandone la conclusione, facendo confusione, arrivando allo spreco delle risorse economiche. Orso accetta con pazienza, seppur con fatica, i guai che la bimba riesce ad accumulare. Inizia daccapo la realizzazione dei suoi progetti, come fanno le mamme di tutto il mondo quando i loro piccoli distruggono le ricette o fanno cadere l'acqua dal secchio; come fanno i papà quando non ritrovano i loro utensili e scoprono che il bricolage, iniziato il giorno prima, è stato danneggiato o distrutto.

Altro elemento rilevante è la fiducia di Masha nella possibilità di essere stimata e approvata da Orso; la bimba bypassa il rischio che la disapprovazione sia condizionante. Masha crede nella possibilità che Orso non giudichi con eccessiva severità i guai che non si rende affatto conto di causare; gioca, cerca di cucinare leccornie, realizza lecca lecca di tutte le forme che piacciono ai bambini,dipinge, cerca di attaccare un quadro,cerca di portare a compimento i suoi progetti, partendo dalla sua capacità di interpretare la realtà e, soprattutto, prova a imitare il comportamento di Orso senza arrendersi mai, se non con il sopraggiungere dell'ora della nanna.

Masha interpreta il desiderio sano di ogni bimbo di andare più in là di quanto è solito fare, oltre la sua zona di comfort, addentrandosi nel bosco metafora di un mondo fatto di cose belle (le fragole, il coniglietto ) e nuove avventure ma anche di pericoli che Orso sventa, senza farla mai spaventare, senza reprimerne mai la forza vitale.

 

Perciò anche Orso è speciale?

Beh, sarebbe bello che i bambini avessero qualcuno a loro disposizione che, pur rendendo sicuro il contesto, consentisse loro di andare al di là del conosciuto.

Orso è la figura genitoriale, il nonno o il fratello maggiore che, pur essendo a volte affaticato o insofferente, si occupa di Masha. Protegge il nido, il luogo dell'esplorazione e la bimba stessa, dalle conseguenze dei rischi che una vita coraggiosa può causare.

Orso dimostra un affetto sincero, paziente, di chi sa che quando si è genitori non si può scendere da quel treno e anche che il comportamento pestifero dei bimbi è una fase che appartiene alla loro crescita.

Orso spiana la strada alla possibilità del lieto fine. É molto buono, proprio come ogni mamma e papà.

Orso rimprovera per ogni guaio combinato ma aiuta a rimediare; è la personificazione delle regole che limitano il mondo esterno, tuttavia, con la sua accondiscendenza, è una base sicura, un luogo protetto e pieno di attenzione e cura.

 

 

In che modo i personaggi riescono ad entrare così in contatto con i bambini?

La comunicazione è molto semplice: le poche parole favoriscono una immedesimazione con i vissuti emotivi. Regia e disegnatori hanno dato particolare importanza all'espressività e hanno narrato i vissuti di delusione del bimbo, a cui viene sottratta l'opportunità di portare a termine la propria esplorazione, consentendo a bambini e genitori di capire senza capire, di percepire con le sensazioni e non attraverso concetti espressi a parole. Questo canale raggiunge più facilmente il vissuto, diventa trasformativo, come le vecchie favole che arrivavano direttamente all'inconscio dei bambini, dando un insegnamento.

 

Perciò il cartone Masha e Orso ha una funzione anche pedagogica, oltre che divertire?

Certo: questo cartone animato può insegnare ai bambini che non è necessario essere perfetti, che l’infanzia è fatta per sbagliare, divertirsi e che è un diritto desiderare di avere con sé qualcuno che ci voglia bene e si prenda cura di noi nonostante tutto, liberi di essere compresi e protetti da chi non pretende sempre perfezione e precoce maturità.

 

Deborah Carta